Pasquetta tra i rospi a Serle. E un premio a chi denuncia
«Bentornata, Medér». All’insegna di questo slogan domani, giorno di Pasquetta, al laghetto di Cariadeghe è stata organizzata una grande festa.
«Una festa di ringraziamento alle decine di volontari, provenienti da ogni angolo della provincia, che nell’ultima settimana hanno lavorato senza sosta per salvare i rospi e ripulire lo specchio d’acqua e le sue rive dall’olio - fa sapere il sindaco di Serle Paolo Bonvicini -. Ma anche una festa per coloro che vogliono bene alla riserva naturale e intendono condividere con noi, dopo l’amarezza, la gioia di una rinascita».
L’appuntamento è dunque domani, alle 11.30, alla pozza tornata in vita. «Niente guanti, secchi o stivaloni, stavolta - recita l’invito -. Solo una coperta, qualcosa da mangiare e il piacere di stare insieme». La festa continuerà poi per l’intero pomeriggio (per informazioni: altopianocariadeghe@gmail.com).
Intanto, i volontari hanno effettuato l’operazione di rilascio degli anfibi recuperati dalla pozza in seguito alla contaminazione e provvisoriamente accolti in appositi recinti. Dopo un’ulteriore lavaggio e i controlli del caso, le bestiole sono state rimesse in libertà. Visto il buono stato di salute generale riscontrato, gli erpetologi hanno giudicato che fosse meglio rilasciarle nel loro territorio abituale, piuttosto che nel vicino laghetto del Ruchì, come si era pensato in un primo momento. L’intervento di sistemazione del Ruchì, comunque, verrà ultimato, anche se in tempi successivi.
Da segnalare infine che il Comune di Serle e il Gal Garda e Vallesabbia hanno presentato sulla piattaforma di crowdfunding Eppela il progetto «Salviamo gli anfibi dell’altopiano di Cariadeghe», con l’obiettivo di migliorare gli habitat e sostenere le attività a favore della riproduzione degli animali. Il video di presentazione è disponibile sulle pagine Facebook delle due istituzioni. Da parte loro invece la Lac, Legambiente Franciacorta e il Cabs, offrono 3.000 euro di ricompensa a chi fornirà informazioni attendibili che conducano alla denuncia dei colpevoli del disastro ambientale. Si può chiamare il numero 3498345624 o scrivere a lacbs@abolizionecaccia.it.
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