Motociclista morto ad Anfo: l’ultimo saluto di Mura a Massimo Ravani
La Pieve che Mura Savallo ha dedicato all’Assunta, una delle chiese più grandi fra quelle valsabbine, non è riuscita a contenere tutto il dolore per la prematura scomparsa di Massimo Ravani, il 53enne che sabato scorso ha perso la vita in un incidente stradale lungo la 237 in territorio di Anfo.
Massimo Ravani era l’idraulico del paese, ma era stato anche amministratore e fra i fondatori della Protezione civile. Era soprattutto una persona solare, sempre pronto a dare il suo contributo nelle feste del paese e con gli amici. Lo conoscevano tutti, murensi e non solo.
In tantissimi dunque si sono stretti attorno alla sua numerosa famiglia, alla moglie Francesca, ai figli Luca, Marco e Claudio, nel provare a dare loro conforto. Al termine della funzione, dal pulpito, l’hanno salutato con emozione i coscritti, i rappresentanti dell’Avis, perché Massimo era anche un donatore, i carabinieri in congedo, perché era uno di loro come ausiliario, un rappresentante della parrocchia, perché era sempre presente per dare una mano e per accompagnare i ragazzini della squadra di calcio.
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