Valsabbia

Morte di Emanuele: a processo per l'Lsd che lo uccise

Oggi in tribunale inizia il processo, con rito abbreviato, a carico di Rais Signorini, accusato di favoreggiamento
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Dovrà spiegare perché ha coperto quello che per la Procura è stato lo spacciatore del francobollo con droga sintetica che ha portato il 16enne Emanuele Ghidini a lanciarsi, due anni fa, nel fiume Chiese a Gavardo in preda ad allucinazioni. Oggi in tribunale inizia il processo, con rito abbreviato, a carico di Rais Signorini, accusato di favoreggiamento.

Solo 48 ore fa in aula era invece entrato Claudio Berardinelli, 21enne di Roè Volciano, che ha respinto ogni accusa. «Non sono stato io a dare quella roba a Ema» ha detto il giovane che ha incolpato un coetaneo che a sua volta si è proclamato innocente. «C’è un gioco ad annebbiare la verità» dice Giampietro Ghidini, il padre di Ema. «Nessuno mi ridarà mio figlio, ma chiedo di sapere come sono andati davvero i fatti». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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