Valsabbia

Morì folgorato a Berlino: dopo 9 anni la prima udienza

Manuel Lupi perse la vita in Germania. Rinviati a giudizio per omicidio colposo i datori di lavoro dell'azienda di Bedizzole
Nove anni dopo, il processo
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Nove anni per conoscere come sono andati i fatti e accertare eventuali responsabilità. Nove anni per iniziare un processo. Tanto ha aspettato la famiglia di Manuel Lupi, 25enne di Gavardo morto folgorato a Berlino il 29 luglio del 2005 mentre installava alcuni pannelli led al teatro di Potsdamer Platz.
 
Due le inchieste: in Germania e poi in Italia. Ora la prima udienza del processo penale è stata finalmente fissata. Il 23 settembre in Tribunale a Brescia compariranno i vertici della Sim Spa, azienda di Bedizzole. Marito e moglie, procuratore generale e amministratore unico della società, rinviati a giudizio per omicidio colposo.
 
Per la Procura di Brescia, che ha ereditato gli atti dai colleghi di Berlino, i due datori di lavoro dell’elettricista scomparso nel 2005, non hanno osservato le norme preposte alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. «Negligenza ed imprudenza» scrivono i magistrati bresciani.
 
L’impianto pare non fosse dotato di un interruttore di sicurezza per correnti da guasto. Manuel Lupi era rimasto folgorato da una scarica elettrica. «È da supporre che il deceduto, se fosse stato presente l’interruttore, non avrebbe subito la scossa», ha scritto in una relazione agli atti la Procura di Berlino. 
 
Dalle indagini, infatti, non erano emersi difetti tecnici dell’impianto. Dopo nove anni il caso arriva in aula di tribunale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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