Molotov e fiamme all'hotel: le minacce per l'ipotesi «rifugiati»
Brusco risveglio quello nella notte fra venerdì e sabato, passata di poco l’una, per Valerio Ponchiardi, comproprietario dell’Hotel Eureka di Carpeneda di Vobarno. E' stato lui a doversi improvvisare pompiere per spegnere le fiamme che stavano avvolgendo la parte del pianterreno adibita a bar. Ignoti, almeno per ora, hanno sfondato una finestra dell’Eureka, vi hanno gettato dentro almeno due bottiglie “molotov” ed una tanichetta di benzina, che hanno preso fuoco.
Ponchiardi, da solo, è riuscito a limitare i danni svuotando alcuni estintori, ma il bar a quel punto era già stato devastato e invece che i Vigili del fuoco gli è rimasto di chiamare i carabinieri.
Le indagini punterebbero su alcune minacce ricevute da Ponchiardi, accusato di volersi portare in casa 35 richiedenti asilo. Anche se lui assicura di non aver firmato al riguardo alcun contratto.
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