Valsabbia

Minaccia di morte la nonna di 96 anni per comprarsi la droga

Giuliano Maggini, Paolo Bertoli
Un trentanovenne di Nuvolento si trova ora in carcere, accusato anche di estorsione
L’intervento dei carabinieri ha fermato le estorsioni - © www.giornaledibrescia.it
L’intervento dei carabinieri ha fermato le estorsioni - © www.giornaledibrescia.it
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Minacce, estorsioni e danneggiamenti tra le mura domestiche, ai danni delle persone più care, la madre e l’anziana nonna. Un comportamento indegno di un figlio e di un nipote provocato dalla dipendenza dagli stupefacenti e dal continuo bisogno di denaro per procurarseli.

In più occasioni le due donne hanno provato a far ragionare l’uomo, che ha 39 anni, a fargli promettere di cambiare vita ma ne hanno ottenuto solo minacce e danneggiamenti. E, a malincuore, si sono rivolte ai carabinieri.

Sono stati gli uomini del maresciallo Napolitano Nicolais della stazione di Nuvolento ad arrestare nelle scorse ore un tossicodipendente del paese già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi legati alla sua dipendenza dalla droga e che ora resta in carcere. Negli ultimi mesi l’uomo, non riuscendo a farsi bastare il denaro che gli passava la madre, aveva preso a visitare con insistenza, e sempre per lo stesso motivo, anche l’anziana nonna, una donna di 96 anni.

Stando a quanto ricostruito dai militari sulla base delle dichiarazioni delle due signore, anche la nonna, come già la madre, in più occasioni aveva ceduto alle sue richieste, sempre nella speranza che il nipote mantenesse la promessa di smettere di far uso di stupefacenti. Ma, purtroppo, come spesso accade, le promesse non venivano mantenute. Da qualche settimana però la nonna, assillata dalle continue pretese di soldi, aveva deciso di non assecondare le richieste del nipote, e questo aveva scatenato la reazioni del 39enne che era passato alle minacce di morte.

Solo dopo questi gravi episodi l’anziana donna si é decisa a chiamare la figlia perché intervenisse. Purtroppo neppure questo ha portato miglioramenti, anzi le richieste e le minacce sono state rivolte anche contro di lei. La decisione delle due donne di non assecondare le richieste avanzate dal congiunto provocava crisi di rabbia nell’uomo tanto che lo stesso danneggiava anche la vettura dalla madre.

Per nonna e madre del 39enne l’unica via possibile è stata quella di rivolgersi alla stazione carabinieri del paese e chiedere l’intervento degli uomini in divisa. Sono così partite le indagini che hanno portato ad accertate tutte le accuse e all’arresto dell’uomo: il tribunale di Brescia ha convalidato il provvedimento e deciso la custodia cautelare in carcere.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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