Meteo cipolle, cosa dicono quelle di Giulio per il 2019
«Spero che si sbaglino, perchè un’estate così, per me che sono contadino, non la vorrei proprio».
A parlare è Giulio Grumi di Rampeniga di Gavardo, 25 anni, che la scorsa notte, per onorare un’abitudine tramandata da nonna Caterina, ha preparato le meteo cipolle per conoscere come sarà il 2019 dal punto di vista delle precipitazioni piovose. (Una consuetudine che per il Gdb è spesso stata raccontata da Jack, scomparso a inizio anno).
Ebbene, il responso che ha ottenuto è decisamente preoccupante. «Piove, stando alle cipolle, solo a settembre, mentre per marzo, ottobre e dicembre l’esito è "umido", quindi qualche goccia, ma nulla più».
Ci aspettano dunque, secondo le previsioni di Giulio, mesi caldi e secchi. «Faccio le calende da circa una decina d’anni e l’attendibilità è del 70%, insomma sono un’indicazione che poi non si discosta di molto da quello che accade. Ad esempio, con gennaio, sono stupito, ma ci hanno già preso».
L’antico metodo prevede che la notte del 24 gennaio venga tagliata una cipolla per formare 12 «scodelline». Al loro interno va messo un cucchiaio di sale grosso. Esposte alla notte, la mattina del 25 sono pronte per essere lette.
«L’esito - racconta ancora Giulio - seguendo la successione dei mesi mette un febbraio secco, marzo bagnato, secco da aprile ad agosto, settembre piovoso, ottobre umido, novembre secco e dicembre piovoso».
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