Valsabbia

L’Università si sposta a Capovalle per un convegno

“Il Fronte dimenticato: architetture, progetti ed ipotesi di intervento a Capovalle e dintorni” è il titolo del convegno
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L’Università si sposta in montagna, per studiare cosa è rimasto degli eventi bellici di cent’anni fa ed ipotizzarne il recupero per fini storici e anche turistici. “Il Fronte dimenticato: architetture, progetti ed ipotesi di intervento a Capovalle e dintorni”, infatti, è il titolo di un convegno che avrà luogo nel piccolo centro montano a cavallo fra Valsabbia ed Alto Garda sabato prossimo, 21 novembre.

L’appuntamento è nel Museo dei Reperti bellici capovallesi che apre in via XXIV Maggio a partire dalle ore 16. Dopo il saluto delle autorità presenti, prenderanno la parola Olivia Longo e Davide Sigurtà per parlare di “Architetture invisibili sui confini della Grande Guerra alla riscoperta di microeconomie del futuro”. Toccherà poi a Sereno Innocenti affrontare il tema “Un disegno per il design della difesa”. “Il forte di Valledrane: cronache di un rilievo complesso” sarà l’argomento della relazione di Ivana Passamani e Stefano Fasolini. Marco Gorlani e Matteo Merigo parleranno di “Il Fronte dimenticato: un museo per Capovalle”.

Alle 18 la conclusione e la visita guidata ad un’esposizione di rilievi, disegni e progetti. Tutto materiale elaborato dagli studenti in un corso di laurea in Ingegneria Edile e Architettura, che ha richiesto un lavoro interdisciplinare all’interno del dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica dell’Università degli Studi di Brescia. 

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