Valsabbia

L'elicottero arriva, l'ambulanza no: doppio disguido in poche ore

In due casi è mancata la tempestività nel raccordo tra eliambulanza e soccorso da terra
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L’eliambulanza è arrivata in tempi stretti, pronta a intervenire in due casi di emergenza. A mancare, però, è stato il supporto a terra, ossia l’ambulanza necessaria e fondamentale per trasferire i pazienti dal punto in cui sono stati soccorsi al luogo in cui è potuto atterrare l’elisoccorso. Un doppio disguido registrato nelle scorse ore in Valsabbia. E, purtroppo, non è la prima volta.

A Capovalle un uomo di 85 è stato vittima di una forte crisi respiratoria, poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Da Brescia si è alzata in volo l'eliambulanza, atterrata in una piazzola vicino al paese. L’85enne è stato rianimato anche dai soccorritori arrivati con l’infermierizzata da Nozza di Vestone, mezzo però non adatto per caricare il paziente e trasferirlo alla piazzola dell’elicottero. Si è così dovuto attendere l’arrivo di un’ambulanza, per ben 40 minuti.

I DISGUIDI NEI SOCCORSI

E’ andata meglio a una turista tedesca caduta in moto a Lavino di Pertica Alta: meglio perché le ferite riportate non erano gravi e perché in questo caso, mancando un mezzo adatto al trasporto dal luogo dell’incidente alla piazzola in cui è atterrato l’elisoccorso, è stata caricata sulla jeep di un privato, che ha provveduto al trasferimento. L’ambulanza, in questo caso, non è mai arrivata e pare che nemmeno fosse stata allertata.

Un caso simile a quello che qualche settimana fa aveva avuto per protagonista il parroco di Valvestino, caricato nel bagagliaio di un’auto e quindi portato fino all’elicottero parcheggiato fuori dal paese.

Disguidi che fanno certo riflettere e preoccupano, perché in Valle come in pianura chiunque potrebbe aver bisogno di interventi tempestivi e precisi.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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