L'attesa è finita, ora la Rocca ha anche il suo museo
Tre piani e cinque anni, per inaugurare il Museo Rocca d’Anfo: protagonisti un’interessante raccolta di reperti storici, l’Amministrazione comunale di Anfo, il Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro e l’instabilità della parete rocciosa sulla quale si adagia l’antica fortezza.
Gli spazi sono quelli occupati nella palazzina detta «Corpo di Guardia» all’interno dell’area di pertinenza della Rocca d’Anfo; i cinque anni sono quelli che separano un primo tentativo di inaugurazione del museo dall’apertura vera e propria, che è avvenuta sabato scorso con l’inaugurale taglio del nastro. I primi due piani del Corpo di Guardia ospitano reperti che vanno dal periodo visconteo fino al secondo conflitto mondiale, anche se i «pezzi forti» sono quelli che riguardano la Prima Guerra, molti dei quali provengono dall’Adamello. Il terzo, entro un anno, ospiterà un’esposizione dedicata alla storia della Rocca, con documenti che risalgono al periodo veneto e napoleonico. Una parte di quest’ultima sala sarà utilizzabile anche per incontri, conferenze, proiezioni.
Per tre anni i componenti del Gruppo Sentieri Attrezzati avevano preparato il museo. Per l’11 luglio del 2011 già era stata fissata la data dell’inaugurazione. Cinque giorni prima, però, arrivò dal Municipio di Anfo l’ordinanza di chiusura (per pericolo di caduta massi) dell’intera area. Seguirono polemiche a non finire. E andò avanti così per un bel pezzo. Sabato scorso il museo è stato finalmente inaugurato. Sarà aperto ad ingresso libero in concomitanza con le visite alla Rocca, oppure su richiesta che dovrà essere inoltrata all’Agenzia Territoriale per il Turismo (0365 83224).
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