Valsabbia

«Lake Idro»: un cuore, due valli e tante mete turistiche

La sinergia tra Valsabbia e Valle del Chiese ha già dato i suoi frutti con numerose iniziative
«Lake Idro»: un cuore, due valli e tante mete turistiche - © www.giornaledibrescia.it
«Lake Idro»: un cuore, due valli e tante mete turistiche - © www.giornaledibrescia.it
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«Lake Idro, un cuore, due valli»: con questo slogan, oltre che con una serie concreta di azioni e anche un nuovo opuscolo informativo, si è concretizzata nel 2018 la sinergia con finalità culturali e turistiche fra la Valle Sabbia e la trentina Valle del Chiese.

Un fiume ad unire le due realtà, uno specchio d’acqua al centro. Meta ideale, per le sue peculiarità intrinseche, sia per una vacanza rilassante in famiglia sia per coloro che amano l’attività outdor: sport acquatici, trekking, mountain bike, arrampicate, ma anche parapendio e canyoning per i più temerari, fra le specialità più gettonate.

I dati ufficiali arriveranno nei primi mesi del prossimo anno, il sentore degli operatori è però che anche l’annata 2018, come quella precedente, sia da annoverare fra quelle col segno più piazzato davanti ai dati sulle presenze. Se n’è parlato qualche sera fa nella sala delle assemblee della Comunità montana di Valle Sabbia, dove si è riunito il «Tavolo di concertazione turistica» coordinato da Giorgio Butterini della cooperativa trentina Ies, del quale fanno parte amministratori e Agenzia territoriale per il turismo, ma anche rappresentanti degli operatori turistici e dei produttori di specialità alimentari.

Sviluppo comune. A proposito di sinergie fra territori, ma è solo un esempio del nuovo modo di intendere lo sviluppo comune, sarebbe stata particolarmente gradita dai turisti la convenzione che ha presentato un abbinamento fra la Rocca d’Anfo e il Castello di Bondone.

Insomma: unirsi si può e si riesce anche a fare meglio. Fra le attività di promozione ci sono state le uscite Tv con Melaverde; la promozione online col portale vallesabbia.info proposto anche in inglese e sui social più diffusi; il coordinamento col Sistema museale, il volantinaggio anche sul Garda; gli «educational» coi giornalisti di diverse testate in Rocca d’Anfo; il presidio alle manifestazioni turistiche più importanti e la partecipazione a fiere nazionali ed estere.

Poli di grande attrazione sono risultati essere la Rocca d’Anfo, visitata da più di 5 mila turisti nonostante risulti essere «invisibile» quanto a segnaletica stradale, il Parco delle Fucine a Casto capace di ospitarne anche 3mila in una sola domenica, alcune interessanti manifestazioni nella Valle del Chiese.

Criticità. Se è vero che le presenze sono in aumento, coi B&B che attraggono più degli alberghi, una criticità deriverebbe dalla possibilità delle amministrazioni comunali di gestire al meglio e decorosamente gli spazi pubblici: «Siamo fortunati perché coi fondi di confine riusciamo a fare opere interessanti - ha detto il sindaco di Idro Giuseppe Nabaffa, che è anche l’assessore al Turismo in Comunità montana -. Poi però abbiamo gravi difficoltà di bilancio nel garantire la normale manutenzione di aiuole e sentieristica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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