Valsabbia

Lago d'Idro: la battaglia dei ricorsi sul Pgt

Secondo il Tar sono illegittime la mancata pubblicazione sul Burl e l'approvazione da parte del Comune di Idro
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Doppia sentenza sulle vicende dell’Eridio nei giorni scorsi. La prima ha preso in esame il ricorso dell’Amministrazione comunale di Idro contro la Regione Lombardia, colpevole di non aver pubblicato il Piano di governo del territorio sul Burl, impedendone così di fatto la sua entrata in vigore.

Il diniego regionale era motivato dal fatto che il documento programmatorio di Idro non aveva recepito le prescrizioni del Piano territoriale regionale ed in particolare quelle sulle opere di messa in sicurezza del lago.

La seconda sentenza ha preso invece in esame il ricorso della Regione Lombardia che riteneva illegittimo quello stesso provvedimento (il Pgt), approvato a Idro con una delibera di Giunta del dicembre 2013, sempre per il mancato recepimento delle prescrizioni regionali che avrebbero voluto fosse inserita anche la progettazione delle opere di regolazione del lago.

Ebbene: il Tar di Brescia, con sentenze depositate il 1° giugno, nella sostanza ha dato ragione ad entrambi. Da una parte, insomma, la Regione avrebbe dovuto pubblicare sul Burl il Pgt di Idro, in quanto tale negazione è sostenibile solo come «extrema ratio» e ritenuta dal Tribunale non necessaria in questa occasione. È stata respinta, invece, la domanda risarcitoria per mancanza della prova di presunti danni.

Dall’altra parte, proprio il Pgt del Comune di Idro è stato ritenuto dal Tar «legittimo» solo fino alla fase dell’adozione, che non va annullata. «Illegittima» sarebbe invece l’approvazione del Piano avvenuta a dicembre del 2013, per il mancato recepimento delle prescrizioni regionali. Fase decisionale da rifare dunque, con relativo adeguamento del Pgt.

Se è vero che entrambi i ricorsi sono stati vinti nella sostanza dai rispettivi ricorrenti, formalmente sono stati classificati «parzialmente accolti». Questo giustifica la decisione dei giudici di compensare fra le parti le spese di giudizio. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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