Valsabbia

La «lunga marcia» verso il porta a porta passa da una srl

Comunità montana e Comuni danno vita a Servizi Ambiente Energia Vallesabbia: il nuovo sistema partirà dal primo gennaio 2018
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Porta a porta in Valsabbia, si scaldano i motori: nel corso di un incontro con gli amministratori locali a Gavardo è stata comunicata la calendarizzazione delle tappe di avvicinamento a quella che si annuncia come un'autentica rivoluzione nel sistema di raccolta dei rifiuti in tutto il territorio della valle del Chiese.

Con il vicesindaco gavardese Sergio Bertoloni è stato il presidente della Comunità montana, Giovanmaria Flocchini, a ricordare le motivazioni della scelta: «Sono quattro anni che ci stiamo lavorando - ha sottolineato - e abbiamo dimostrato, Comunità e Comuni, di saper lavorare insieme, al di là delle appartenenze. Una nota di merito particolare - ha aggiunto - va ai centri maggiori, a cominciare proprio da Gavardo: realtà che avrebbero potuto fare da sole ma che hanno voluto invece essere compartecipi di questa straordinaria avventura collettiva».

A gestire la complessa operazione sarà una società creata ad hoc, la Servizi Ambiente Energia Vallesabbia, partecipata per il 95% dalla Comunità montana e per il restante 5% dai Comuni, con quote proporzionate alla popolazione di ciascuno. Una società pubblica, dunque, «per meglio corrispondere ai requisiti di territorialità e flessibilità».

Venticinque gli addetti, gli stessi che oggi assicurano la raccolta dei rifiuti per conto di Aprica, attuale società di gestione, e che quindi non perderanno il posto di lavoro. L'affidamento in house del servizio è stato deliberato dai Consigli comunali (ultimo a farlo sarà quello di Gavardo, nella seduta di mercoledì prossimo), mentre il 18 luglio è prevista l'approvazione definitiva da parte della Comunità montana. Il piano industriale è però già pronto da tempo, così da consentire che tutto sia predisposto entro il primo gennaio del 2018, quando il porta a porta prenderà il via.

Già a luglio, ad esempio, si promulgheranno il bando relativo all'acquisizione delle dotazioni (una spesa di tre milioni e mezzo di euro) e, a seguire, quello per l'acquisto dei 35 automezzi che saranno impiegati per il trasporto dei rifiuti (un milione e mezzo). Dovranno poi essere individuate e attrezzate le due sedi operative, la principale in bassa valle e una seconda in alta valle, e andranno definiti nei dettagli i calendari di raccolta per ogni Comune .

 

 

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