Iuschra, si battono valloni e anfratti: intensificate ricerche

Saranno intensificate tra oggi e domani le ricerche della piccola Iuschra nell’area indicata tra le frazioni Castello e San Gallo di Botticino.

Con l’arrivo del fine settimana la Prefettura di Brescia conta sull’apporto coordinato di un maggior numero di operatori e volontari a cui affidare la bonifica dei circa 700 ettari di bosco che la magistratura ha chiesto di vagliare alla ricerca della 12enne scomparsa il 19 luglio.

Per due momenti della giornata di ricerca è emerso che dal territorio sarebbero state trovate tracce organiche e abiti su cui si dovranno pronunciare i medici legali. I carabinieri in carico al servizio hanno provveduto a repertare quanto trovato che tuttavia, dalle prime informazioni, non farebbe riferimento alla piccola Iuschra. Si tratterebbe di ossa, probabilmente di animali, abbandonate da qualcuno o di carcasse che si sono mineralizzate negli anni e appartenente a selvatici.

Ciò nonostante la procedura prevede la segnalazione dei reperti ai magistrati Greco e Bassolino incaricati delle indagini. «Battiamo un’area che all’indomani della scomparsa era stata verificata. Ciò nonostante abbiamo ottemperato alle richieste della magistratura e stiamo ribonificando il territorio. Ogni squadra è monitorata da un gps, così da mappare tutta l’area della ricerca anche dove il folto del bosco lo rende impenetrabile. Su un territorio del genere sono davvero molte e troppe le viariabili da affrontare. Le squadre si sono calate in canaloni, anfratti e valloni, sino a spingersi a calarsi con le corde dalle pareti verticali delle cave dismesse.

Ad oggi di Iuschra non c’è traccia in quest’area: non un brandello di stoffa attaccata ad un rovo, ne altri segni tangibili del suo passaggio» conferma una fonte della sala di coordinamento delle ricerche. Le ricerche quindi proseguono anche oggi sul filo di una speranza che ogni giorno diventa sempre più sottile.