Iuschra, notte a vuoto: si riparte dalle tracce fiutate dai cani
Ancora niente. Quando manca poco allo scoccare delle 72 ore dall'ultimo avvistamento della piccola Iuschra, la 12enne affetta da autismo sparita nei boschi che dominano Serle, una nuova giornata di ricerche frenetiche si apre sull'Altopiano di Cariadeghe.
E una notte si chiude: fatta di attese, senza tuttavia nuovi sorvoli del bosco da parte di elicotteri con a bordo personale dotato di termocamere, strumenti in grado di rilevare fonti di calore (e dunque potenzialmente la piccola scomparsa) anche nel buio più fitto. Si è preferito piuttosto attivare punti luce che potessero attrarre la piccola, ma ancora senza riscontri. A volare sono stati piuttosto i droni del Soccorso Alpino, appositamente giunti dalla Sardegna, ma ancora senza esito.
Così ora tocca ora nuovamente alle squadre di terra adoperarsi per ritrovare la bimba. Da ieri pomeriggio l'area su cui si concentrano le ricerche si è fatta decisamente più contenuta. Sono state infatti circoscritte a circa 130 ettari dei 750 iniziali, le ricerche di Iuschra, la ragazzina affetta da autismo che si è allontanata giovedì all'ora di pranzo.
L'area individuata è dove cani da ricerca di differenti soccorritori avrebbero fiutato tracce. Si tratta di un'area poco distante da dove la piccola è stata vista per l'ultima volta prima di allontanarsi di corsa mentre era con altri ragazzi disabili e gli operatori della Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodisabili.
Alle 12 a Serle è atteso il prefetto di Brescia Annunziato Vardè che deciderà come proseguiranno le ricerche alla scadenza delle 72 ore dal momento in cui la 12enne è scomparsa. Il padre della ragazzina oggi ha formalmente presentato denuncia ai Carabinieri. Nell'inchiesta aperta dalla Procura di Brescia al momento non ci sono indagati.
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