Iuschra, la mamma non si arrende «Sento che è viva»
Ad otto giorni dalla scomparsa nei boschi di Serle, la mamma di Iuschra è convinta che la figlia dodicenne sia viva, ed anche al riparo.
«C’è un Creatore che la sta aiutando», racconta dalla sua casa di via Catalafimi, circondata dai tre figlioletti più piccoli e da un viavai di persone della comunità bengalese.
«Rapita? Non credo, perché lei non si fa toccare: si ribella e inizia a scalciare e a graffiare. Poi, a correre». Intanto, sull’Altopiano di Cariadeghe, le ricerche continuano. Con una novità. Un residente continua a ripetere da una settimana: «Non cercate a Cariadeghe, l’ho vista da un’altra parte». Mentre le parole del prefetto Vardé suonano quasi come una resa: «Non siamo stati fortunati, per la morfologia del territorio e per le condizioni psicologiche della ragazzina. Ma non voglio dire che si cerca una ragazzina deceduta: abbiamo casi di scomparsi ritrovati vivi anche dopo una settimana. Certo, la speranza si assottiglia».
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