Iuschra, il punto a una settimana dalla scomparsa
È giovedì 19 luglio quando Iuschra, dodicenne nata a Londra da famiglia bengalese, in Italia dal 1997, arriva a Serle a bordo di un pulmino della Fobap, la fondazione bresciana assistenza psicodisabili. La giovanissima è affetta da autismo ed è in compagnia di altri ragazzini, tutti minorenni e disabili, sette operatori della fondazione e sei volontari. Il programma prevede per la giornata una gita sull'Altopiano di cariadeghe. Una gita che però si trasforma ben presto in un incubo quando Iuschra durante una passeggiata lungo un sentiero svanisce nel nulla.
Un'operatrice segue con lo sguardo la corsa della ragazzina che anticipa di qualche metro il gruppo durante la passeggiata, ma dopo una curva la dodicenne sparisce. L'operatrice in difficoltà va a chiamare i colleghi. Iniziano così le ricerche e viene contemporaneamente lanciato l'allarme. Alle 13 la macchina dei soccorsi è già attiva.
Iuschra indossa una maglietta gialla a fiori e un paio di leggings neri, è alta 1,65 metri e tende a non farsi trovare, a non parlare con chi non conosce, e a nascondersi. Caratteristiche che fin da subito rendono difficilissima l'individuazione in una zona boschiva come quella di Serle. In paese arriva anche il padre della giovane. Non andrà più via.
Poco dopo l'inizio le ricerche un uomo si rivolge alle forze dell'ordine: «Ho incontrato quella bambina» racconta. Si tratta di una residente a Serle che stava camminando nel bosco con il proprio cane. Iuschra si sarebbe avvicinata proprio all'animale e spaventata avrebbe poi ripreso a correre. «Non potevo pensare ad una vicenda del genere» ripete ormai da una settimana il testimone, l'ultimo ad aver visto in vita la 12enne.
Da giovedì scorso di giorno e di notte le ricerche non ci sono mai interrotte. Nel bosco di oltre 700 ettari hanno lavorato vigili del fuoco, soccorso alpino, protezione civile, carabinieri, speleologi che sono andati a perlustrare gli oltre 22 km di grotte presenti in un territorio carsico come quello dell'altopiano di Cariadeghe. In volo si sono alzati più volte elicotteri con telecamere in grado di identificare la presenza umana, ma tutto è stato inutile. Ad una settimana dalla scomparsa, di Iuschra non c'è una sola traccia.
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