Iuschra, «continuiamo a cercare una persona viva»
Ricerche senza sosta. E purtroppo a 72 ore dalla scomparsa, anche senza esito. La piccola Iuschra sembra svanita nel nulla. Ma gli uomini e le donne di Vigili del Fuoco, Soccorso alpino, Protezione civile, unità cinofile e speleologiche impegnate sul campo non demordono. E soprattutto non cambiano prospettiva: «Stiamo cercando una persona viva» ha ribadito nel corso del vertice di questa mattina l'ing. Silvio Pagano del Comando provinciale dei Vvf di Brescia, cui è affidato il coordinamento dell'attività sul campo. Un'indicazione che comunque induce ancora a sperare, nonostante le condizioni difficili per l'assenza di acqua e cibo in cui potrebbe trovarsi la ragazzina.
In mattina è stato fatto anche il punto sullo stato delle ricerche: della 12enne autistica svanita nel nulla non è stata trovata traccia né nella vasta area boschiva di 750 ettari presa in esame inizialmente, né in quella più circoscritta di 130 ettari esaminata dopo che l'area è stata circoscritta a ridosso del punto in cui il passaggio della ragazzina è stato confermato dal fiuto dei cani da ricerca.
Un punto in cui si concentrano molte cavità dell'area carsica - gli speleologi hanno ispezionato tutte le grotte in cui è ritenuto plausibile che la piccola si sia inoltrata, ma senza riscontro alcuno - ma da cui si diparte anche un sentiero che si inoltra nel bosco verso Nave da un lato, verso Botticino, il San Gallo e la Maddalena dall'altro.
Proprio i sentieri che la piccola, considerata da tutti una ottima camminatrice, potrebbe aver imboccato vengono ora battuti palmo a palmo da numerose squadre di Protezione civile.
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