Valsabbia

Isolotto di detriti nel lago d'Idro: «Almeno 200mila euro per la bonifica»

Così il sindaco di Ponte Caffaro: «Spesa ingente perché il materiale è classificato come rifiuto speciale: situazione inaccettabile. »
L'isolotto di detriti a Ponte Caffaro - © www.giornaledibrescia.it
L'isolotto di detriti a Ponte Caffaro - © www.giornaledibrescia.it
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Non è la prima volta che lungo la spiaggia di Ponte Caffaro, trascinati dalla corrente del Chiese che scende dal vicino Trentino, si depositano detriti a dismisura. La quantità di legname che si è accumulata nelle scorse ore, dovuta al maltempo che ha picchiato duro da queste parti, causando frane e chiusura di strade ogni dove, è però davvero impressionante. Tanto da creare un isolotto piuttosto esteso, composto da tronchi e ramaglie. Occupa quasi per intero lo spazio utilizzato d’estate per la partenza e le evoluzioni dei kite-surf e lambisce le adiacenze del vicino porticciolo, creando uno scenario nel quale non sfigurerebbe certo una colonia di castori.

«E non c’è verso di sperare che la corrente disperda questa sorta di isola nel lago», dice il sindaco Gianzeno Marca, che col suo vice Eliseo Stagnoli sta monitorando la situazione. «Le correnti accumulano i detriti tutti in quella zona, nemmeno un rametto migra sulla sponda lacustre trentina», aggiunge. Il riferimento ai vicini di territorio è d’obbligo. Non in queste proporzioni infatti, figlie evidentemente di un evento eccezionale, ma la questione è nota da tempo: periodicamente l’amministrazione bagossa è costretta a intervenire con la bonifica.

I costi dell'intervento

E va un poco di traverso il fatto che il problema nasca del tutto in territorio altrui, o quasi: lì infatti si scarica nel lago anche il torrente Caffaro, che quando è in piena non fa sconti a nessuno, ma grazie alle briglie di cui è stato da tempo dotato, il suo apporto in materiali solidi sarebbe minimale. L’ultimo intervento massiccio di bonifica risale al maggio del 2021, con la raccolta di 200 quintali di legname costata circa 20mila euro. Peccato che a giugno dello stesso anno, complici un paio di giorni di maltempo, le spiagge caffaresi abbiano ricominciato ad accumulare detriti. «Situazione inaccettabile: fatte le debite proporzioni, essendo quel materiale classificato come rifiuto speciale, questa volta la spesa non sarà inferiore ai 200mila euro» lamenta il sindaco.

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