Valsabbia

Intelligenza artificiale per monitorare i degenti: succede all'ospedale di Prevalle

La nuova app per la prima volta viene sperimentata in una struttura di questo tipo: «Vantaggi per tutti»
Monitoraggio in ospedale» (foto generica) - © www.giornaledibrescia.it
Monitoraggio in ospedale» (foto generica) - © www.giornaledibrescia.it
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Ospedale di comunità, l’assistenza migliora grazie all’intelligenza artificiale. Avviato in questi giorni nel presidio di Prevalle un innovativo progetto di monitoraggio a distanza dei pazienti.

Mediante l’installazione di un sensore ottico per ogni posto letto, sarà possibile raccogliere ed elaborare 24 ore su 24 un elevato numero di informazioni. Il personale conoscerà così in ogni momento le necessità dei singoli degenti e avrà l’opportunità di intervenire puntualmente, garantendo una maggior sicurezza e ottimizzando la componente assistenziale.

In pratica, una speciale app, Ancelia, consentirà agli operatori, a seguito di notifiche in tempo reale su tablet o smartphone, di agire in modo rapido, riducendo il rischio di eventi avversi. L’app manager, invece, permetterà alla direzione sanitaria di gestire le risorse in maniera mirata rispetto alle condizioni dei pazienti, migliorando la distribuzione dei carichi di lavoro.

«Il tutto a beneficio di una struttura come la nostra, il cui obiettivo è di far sì che i malati non più in fase acuta possano completare le cure necessarie per un rientro alle loro case - sottolineano a Prevalle -. Sono proprio le caratteristiche psico-fisiche dei ricoverati, la gestione dell’attività con un alto coinvolgimento infermieristico e l’ubicazione di questo ospedale di comunità che ci hanno spinto alla decisione di attuare qui il sistema di monitoraggio».

Ancelia è stata realizzata da TeiaCare, realtà milanese che si occupa di progetti basati sull’intelligenza artificiale dedicati al settore socio-assistenziale, in particolare alle Rsa. «Per noi si tratta però della prima sperimentazione in un presidio ospedaliero - fa sapere Guido Magrin, co-fondatore dell’azienda -. Un’esperienza unica nel suo genere, che mette alla prova la nostra soluzione in un contesto nuovo».

«È una sfida che abbiamo voluto raccogliere - commenta il direttore generale di Asst Garda Mario Alparone -, convinti che per gli ospedali di comunità una revisione degli approcci di cura sia una finalità assolutamente da perseguire».

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