Incendi tra Caino e Vallio Terme: divorati altri 20 ettari di bosco
I boschi delle valli bresciane, già particolarmente tormentati nel corso di questa torrida prima parte d’estate, tornano a bruciare. Questa volta è toccato a una porzione di territorio tra Valtrompia e Valsabbia fare i conti con un grosso incendio di probabile matrice dolosa o colposa, che ha mandato in fumo 20 ettari di bosco.
L’allarme
L’allarme è stato lanciato poco dopo le 9.30 di ieri mattina: le fiamme sono scoppiate nel territorio di Vallio Terme, in località Sconzane, al confine con il comune di Caino. Sul posto si sono immediatamente recati i volontari dell’Antincendio boschivo, una trentina di persone appartenenti ai gruppi valsabbini e all’Aib di Caino coordinati dal direttore di spegnimento (Dos) della Comunità montana della Valsabbia Michele Borra. Nel corso della giornata, per dare maggiore incisività alle operazioni, si è alzato in volo anche l’elicottero del servizio regionale.
Le cause che hanno dato il la al vastissimo rogo non sono ancora note e saranno stabilite con certezza nel corso delle indagini, ma il Dos, ieri, ha ipotizzato «un’origine dolosa oppure colposa». Una volta divampate in un punto ai piedi del bosco vicino alle case, le fiamme si sono propagate attraverso il fieno secco presente sui prati e nel giro di poco tempo hanno raggiunto gli alberi.
Il bilancio
Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita, così come non sono state interessate dalle fiamme le abitazioni della località Sconzane. Il fuoco ha tuttavia intaccato alcune piccole cascine, vuote e utilizzate come appostamenti di caccia, che però sono rimaste danneggiate solo parzialmente. Dal momento in cui è stato lanciato l’allarme a quello in cui l’incendio è stato spento ci sono volute all’incirca sette ore di lavoro incessante dei volontari e dell’elicottero dall’alto. Secondo quanto affermato ieri da Borra «il bilancio, ad occhio, è di una ventina di ettari di bosco bruciato».
Attorno alle 17 i gruppi di Antincendio e di Protezione civile erano ancora presenti sul posto, impegnati nelle operazioni di bonifica e intenti a domare qualche piccolo rogo circoscritto che minacciava di ripartire. I venti ettari andati in fumo ieri sul confine tra Vallio e Caino vanno a sommarsi ad un bilancio già pesantissimo per quanto riguarda il territorio bresciano: dall’inizio di quest’anno sono già oltre 400 gli ettari carbonizzati dalle fiamme. Tutti gli incendi sono peraltro stati appiccati, più o meno consapevolmente, dalla mano dell’uomo.
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