Valsabbia

Il volto di Sara lungo la 45 bis per chiedere giustizia

A Prevalle, lungo la 45 bis, la madre di Sara ha esposto la gigantografia della figlia morta in un incidente, per chiedere giustizia
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Uno striscione ed una gigantografia del volto di Sara, per ricordare un dramma, ma soprattutto per chiedere giustizia. Anche quest’anno sulla 45 bis, all’altezza del sottopasso di Prevalle, la signora Maria Luisa ha esposto la fotografia della figlia, Sara, morta il 22 maggio di quattro anni fa, tradita da un enorme invaso d’acqua, mentre a bordo della sua auto stava rientrando verso casa, a Muscoline.

Nessuna infrazione, nessun eccesso di velocità, eppure 10 centimetri d’acqua sono bastati a far perdere aderenza al veicolo, che ha invaso l’altra corsia scontrandosi con un’automobile che sopraggiungeva nella direzione opposta.

Uno schianto fatale per Sara, un dramma per sua madre, che da allora si batte per chiedere più sicurezza su quel tratto di strada maledetto. Nonostante siano stati già spesi più di 400mila euro per realizzare nuove pompe idrovore e serbatoi di contenimento infatti, non di rado quel sottopasso torna ad allagarsi e a rappresentare così un potenziale nemico per gli automobilisti in transito.

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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