Il sottopasso in cui morì Sara Comaglio continua ad allagarsi
È stata sufficiente la pioggia caduta in serata, in modo intenso, ma non certo eccezionale, per allagare ancora una volta il sottopasso di Prevalle della Statale 45bis. Un fenomeno che puntualmente si ripresenta nonostante sia stato all'origine di una morte finita al centro di una lunga vicenda processuale.
Quella di Sara Comaglio, la giovane vigilessa - 22 anni soltanto - che il 22 maggio del 2012 rimase vittima dello schianto frontale che coinvolse la sua auto. La vettura, infatti, pattinò sull’acqua e la giovane non riuscì ad evitare lo schianto.
Basta un forte temporale e la situazione che portò a quel tragico epilogo si ripresenta. Una circostanza documentata dal video girato questa sera che ogni volta gela il sangue alla mamma della giovanissima vittima, Maria Luisa Massardi.
Da quel terribile giorno di maggio di nove anni fa, la donna non si stanca di segnalare il ripetersi del fenomeno perché qualcuno provveda. Le criticità del sottopasso e le responsabilità connese sono state anche al centro di un lungo procedimento giudiziario, concluso con l'assoluzione del funzionario Anas che finì sul banco degli imputati. E tanto evidentemente è bastato perché nessuna misura sia stata adottata per scongiurare che quella tragedia possa ripetersi.
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