Valsabbia

Il mondo del rally piange «Lele». Oggi i funerali

Il 37 enne è rimasto vittima di un incidente sabato mattina lungo la Variante alla 237 del Caffaro
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Saranno celebrate oggi pomeriggio, alle 15 a Malpaga di Casto, il suo paese d’origine, le esequie di Gabriele Franzoni. La salma nel frattempo riposa nella casa funeraria Gabusi&Zani a Mondalino di Sabbio Chiese. 

Trentasette anni, residente a Vobarno, Gabriele Franzoni è la vittima del terribile incidente avvenuto sabato mattina mentre viaggiava, come passeggero, su una Ford Fiesta, lungo la Variante alla 237 del Caffaro. L’automobile si è schiantata contro la Fiat 500 condotta da un 24enne di Vestone, che avrebbe sbandato ed invaso l’opposta corsia di marcia nell’infilare la galleria Prada, situata al confine territoriale fra Sabbio Chiese e Vobarno, sul fondo reso infido e pericoloso dalla pioggia. 

Gabriele Franzoni era un grande appassionato di motori e col diminutivo «Lele» era personaggio piuttosto conosciuto nel mondo dei Rally, tanto che si è presentato al via anche nell’edizione 2018 del Rally 1000 Miglia, come navigatore sulla Fiesta Wrc preparata da A-Style Team e condotta dal driver bresciano Babu. Gara che ha poi abbandonato a causa delle precarie condizioni di salute che l’hanno portato nelle settimane successive a subire un’operazione chirurgica a cuore aperto. 

Una brutta esperienza, questa, dalla quale il 37enne si stava giusto riprendendo quando il destino, tragico e beffardo, l’ha colto in quella galleria. La Prada rappresenta un tratto particolarmente pericoloso lungo la Variante della Valle Sabbia, teatro di altri gravi incidenti. Quella galleria infatti, per chi arriva da Sabbio Chiese, si affronta in curva girando a destra dopo un lungo rettilineo in discesa, l’unico sul quale per chilometri è consentito il sorpasso. 

La velocità è dunque sempre piuttosto sostenuta e in particolare quando piove, sull’asfalto reso umido dall’acqua portata dai veicoli all’interno del tunnel, lo sporco del traffico si trasforma in scivolosissima fanghiglia.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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