Valsabbia

Il Gpl in rete torna conveniente: verso l'addio ai «bomboloni»

Torna ad essere conveniente in Valle Sabbia il Gpl distribuito in rete, dopo anni di aumenti che avevano fatto preferire il «bombolone»
L’inaugurazione della rete di Teglie nell’ottobre del 2001
L’inaugurazione della rete di Teglie nell’ottobre del 2001
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Torna ad essere conveniente in Valle Sabbia il Gpl distribuito in rete, dopo anni di aumenti che avevano fatto preferire agli utenti la sistemazione nel giardino di un «bombolone». La novità arriva grazie ad un accordo fra il distributore Unareti, «costola» di A2A, ed il fornitore. Un’intesa mediata dalla Comunità montana. 

Stiamo parlando di quelle reti di Gpl realizzate intorno all’anno 2000 da Valgas, quanto la società era a partecipazione pubblica, per servire le località dove era antieconomico far arrivare il metano. Reti ereditate poi da Asm e per ultimo da A2A.

In Valle Sabbia erano state realizzate a Presegno, Pertica Alta e Pertica Bassa, a Capovalle e Treviso Bresciano, a Teglie e Degagna. Galeotto in questi quindici anni è stato il sistema di tariffazione, in particolare l’aumento della «quota rete» mentre per il prezzo di gas e metano ci aveva pensato il mercato, che aveva portato ad aumenti del 50% sul prezzo complessivo del Gpl distribuito a quel modo. Quasi mille le utenze che in tutta risposta, nel corso degli anni, si sono fatte installare un personale «bombolone» di Gpl accanto all’abitazione. 

«Così - ricorda il presidente della Comunità montana, Giovanmaria Flocchini - ci siamo ritrovati ad avere nei borghi montani una rete efficiente, ma poco o per nulla utilizzata, costata anche parecchi soldi pubblici. Questo mentre proliferavano nei giardini i bomboloni, non solo antiestetici, ma anche potenzialmente pericolosi, per chi lo ha voluti e anche per i vicini di casa. Dovevamo in qualche modo intervenire». 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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