Il campione Poli: dall’incidente al successo nel tiro a volo
«La prima volta che ho ripreso in mano il fucile dopo l’incidente ero un po’ preoccupato. Vuoi vedere, mi son detto, che quando parte lo sparo mi ribalto?». Ride forte, Emilio Poli. Una risata contagiosa, la sua, che trasmette allegria, allontanando immediatamente ogni pensiero di commiserazione. «Detesto essere compatito, anche perché non ce n’è motivo - spiega -. Per me, quel giorno di cinque anni fa ha rappresentato soltanto l’inizio di una vita nuova».
L’incidente. Quel giorno, Emilio stava percorrendo, in sella alla sua moto, una strada dell’entroterra gardesano, quando un'auto gli piombava addosso, travolgendolo. Un impatto devastante, che gli avrebbe lasciato un’eredità pesantissima: la gamba sinistra amputata, il braccio sinistro privo di mobilità e quindi inutilizzabile. «Non è stato facile ricominciare - ammette, - ma ce l’ho fatta. Per la mia compagna Erika, per mio figlio, e anche per me». Avendo dovuto rinunciare al lavoro (era maresciallo dell’Aeronautica), Emilio Poli ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione, lo sport.
La passione. «Già prima dell’incidente praticavo il tiro al piattello, ma solo in modo occasionale - racconta -. Quando ho scoperto che la Fitav aveva allestito una sezione di Para-trap, specialità riservata ai diversamente abili, mi sono subito iscritto». Emilio non si è arreso. Allenamento dopo allenamento, ha perfezionato a tal punto le proprie prestazioni da arrivare ai vertici della disciplina.
In nazionale. Nel 2015 la prima convocazione in nazionale; a seguire, le competizioni in Italia e all’estero. Nei mesi scorsi, la consacrazione definitiva: la medaglia d’argento ottenuta alla Coppa del mondo, disputata in Francia, e, poco dopo, la finale raggiunta ai Campionati del mondo, ospitati dall’Italia, e conclusa con il sesto posto assoluto. Emilio Poli, però, guarda già avanti. «I miei obiettivi per il 2019? La Coppa del mondo in Croazia e i mondiali in Australia» fa sapere. Nel frattempo si sta impegnando nella sua Gavardo ad un’iniziativa di rilevante valore sociale, la costituzione, nell’ambito del programma di «FratellixSport» del Comune, di un team composto da giovanissimi atleti con disabilità.
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