Valsabbia

«Il 2023 non sarà siccitoso»: il responso del meteo delle cipolle

L'agricoltore 29enne Giulio Grumi porta avanti l'antica tradizione che gli hanno insegnato i nonni. L'anno scorso previde la mancanza di piogge
  • 2023, il meteo delle cipolle
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Il 2023 sarà un anno più piovoso e meno caldo del 2022. Un po' più vicino alle medie del periodo.

Credeteci o no, fatto sta che negli ultimi anni le previsioni del tempo fatte incrociando l'antico metodo delle cipolle e delle calende ha sbagliato pochissimo. In media un paio di mesi su 10. Lo scorso anno scrivevamo infatti: «L’anno che è appena iniziato, per il meteo delle cipolle, non sarà certo piovoso». E così è stato, il 2022. 

Il metodo delle cipolle funziona così: nella notte del 24 gennaio viene tagliata a metà una cipolla e si formano così 12 «scodelline» che vengono messe in bell'ordine in modo tale che ognuna corrisponda ad un mese. Dentro ognuna si mette del sale grosso e si attende il responso la mattina: l'acqua o l'umidità ci diranno se il mese in oggetto sarà piovoso o meno.

Ed eccoci qui nuovamente a rendervi noto cosa ne ha tratto Giulio Grumi, giovanissimo agricoltore di Gavardo, per il 2023. «Gennaio risulta variabile - dice Grumi, che ha imparato questo metodo dai nonni e lo pratica proprio per tenere viva la tradizione -; febbraio e marzo saranno umidi, quindi si vedranno piogge intervallate da giorni non piovosi; aprile e maggio saranno meno piovosi, ma non senza qualche rovescio; a giugno variabile; a luglio e agosto dovrebbero vedersi alcuni temporali o piogge; settembre e ottobre ancora variabili; un po' più umido novembre, mentre dicembre sarà secco». Stando alle previsioni del meteo delle cipolle, i mesi in cui sono previste piogge non saranno caratterizzati da piogge torrenziali e della durata di settimane, ma rovesci intervallati a periodi più o meno lunghi di bel tempo.

Incrociando quanto «prevedono» le cipolle con le temperature ricavabili dalle calende (si segnano le temperature e il clima dei primi 24 giorni dell'anno) sembra che il 2023 sarà un anno non estremamente caldo. Dopo le temperature più alte della media dell'inverno, «la primavera sarà più in linea con le medie del periodo». «L'estate - continua Giulio - sarà calda certo, ma non come lo scorso anno».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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