I pipistrelli stanno tornando al Buco del Frate di Prevalle
Buone notizie dal Buco del Frate. Nella grotta sita in territorio di Prevalle i pipistrelli stanno tornando.
«Nel 2021 la colonia di chirotteri insediata nella cavità era di circa 350 esemplari - ricorda Paolo Burlon, consigliere comunale con delega all’ambiente -. A distanza di un anno, dal censimento effettuato risulta un incremento di un centinaio di unità. Un ottimo risultato, che si deve certo anche agli interventi messi in atto negli scorsi mesi dall’amministrazione municipale, con il collocamento all’ingresso della grotta di una recinzione antintrusione e con la pulizia della vegetazione adiacente agli accessi».
Ultrasuoni
Il monitoraggio, a cura del naturalista Giambattista Rivelli, è stato condotto dagli operatori dell’istituto Oikos. Si è proceduto a un’indagine bioacustica mediante punti di ascolto, con registrazione degli ultrasuoni emessi dai pipistrelli tramite speciali apparecchiature, i bat detector.
Tutti gli impulsi sono stati quindi sottoposti ad analisi volte a ottenere una caratterizzazione del segnale da cui ricavare le informazioni riguardanti la specie o il genere di appartenenza. La specie predominante è risultata essere il miniottero, seguita dal gruppo dei «piccoli Myotis» e, sia pure in numero molto limitato, dal rinolofo maggiore.
«Ulteriori censimenti verranno promossi in futuro - fa sapere Burlon -, così da tenere sotto costante controllo lo stato di salute della colonia, che riveste, come è noto, un elevatissimo interesse conservazionistico».
Da maggio
In primavera, intanto, riprenderanno le visite al Buco del Frate. Visite che, secondo il nuovo regolamento, saranno consentite solo nel periodo compreso tra il primo maggio e il primo settembre, e sempre previa autorizzazione dell’Ufficio tecnico comunale.
Per non disturbare i chirotteri, sarà assolutamente vietato scattare foto con il flash e illuminare la volta in modo prolungato. Pesanti le conseguenze per i trasgressori: non rispettare le norme verrà sanzionato con una multa di duecento euro.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato