Valsabbia

«Ho provato a rianimarlo ma non respirava più»

Parla Mirko Franzoni, accusato dell’omicidio del ladro che era entrato in casa del fratello a Serle
"TENTAI DI RIANIMARLO"
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«Lei cosa ha fatto?», chiede il giudice Roberto Spanò. «Ho fatto un massaggio cardiaco», risponde l’imputato Mirko Franzoni. «Ma lei è competente di massaggi cardiaci?» si informa il magistrato, «no, ma ci ho provato, gli premevo la mano sul cuore ma lui non respirava».

Il racconto degli istanti immediatamente dopo lo sparo che il 14 dicembre del 2013 a Serle ha ucciso il 26enne albanese Eduard Ndoj, partito dal fucile da caccia dell’allora 27enne Mirko Franzoni, è stato uno dei momenti più significativi dell’udienza davanti alla Corte d’Assise per il processo in cui Franzoni deve rispondere di omicidio volontario. Mirko Franzoni ha raccontato di aver provato a rianimare il giovane che era stato colpito dal colpo esploso dal suo fucile ma di non esserci riuscito.

La prossima udienza è fissata per il 6 dicembre quando ci saranno le richieste del pubblico ministero, la dottoressa Bressanelli, l’intervento delle parti civile e poi quello dei difensori prima della camera di consiglio che stabilirà il verdetto di primo grado sui fatti del 14 dicembre 2013.

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