Guerra alle erbacce: Nuvolera rinuncia all’arma del glifosato
Glifosato, l’Amministrazione comunale fa retromarcia. Con una lettera alla cittadinanza, il sindaco di Nuvolera Andrea Agnelli comunica la decisione di non dar corso al previsto piano di contrasto delle erbe infestanti mediante questo prodotto chimico. La stesura del piano in questione era stata affidata, mesi orsono, a un esperto, e aveva interessato anche i Comuni di Mazzano e di Nuvolento, con i quali Nuvolera condivide l’Ufficio tecnico.
I motivi. La scelta di rinunciare, entro i confini del proprio territorio, al trattamento con diserbanti contenenti glifosato in luoghi aperti al pubblico è stata presa, informa il sindaco, «in seguito a un confronto avuto con alcuni cittadini che hanno espresso in merito la loro preoccupazione, e in virtù di un principio di massima precauzione». Questo benché, ricorda Agnelli, «l’impiego della sostanza sia permesso dalla normativa vigente sulla base di specifici piani che ne prescrivono le aree di intervento, le dosi e le modalità di distribuzione», e che l’operazione programmata escludesse tassativamente «tutte le zone più frequentate dalla popolazione, come i parchi, i giardini, i campi sportivi, le aree gioco e le scuole».
L’alternativa. Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, nella vicina Nuvolento la questione aveva originato una forte polemica tra un gruppo di cittadini, contrari all’uso del glifosato negli interventi di diserbo, e l’Amministrazione comunale, che tuttavia, per bocca dell’assessore all’Ambiente, aveva annunciato l’intenzione di avviare regolarmente, seppur con le cautele del caso, il trattamento così come definito dal piano. Diversa, invece, lo si è visto, la decisione assunta da Nuvolera. Anche se, precisa il sindaco Agnelli, «per assicurare il contenimento in luoghi che richiedono l’eliminazione delle malerbe per garantirne il decoro e la fruibilità, come ad esempio il cimitero, si dovrà valutare l’utilizzo di diserbanti chimici, previa chiusura dell’accesso ai visitatori. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che spontaneamente provvedono a tener pulite dalle erbacce le aree pubbliche nelle vicinanze delle loro case. Un buon esempio che mi auguro possa essere imitato».
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