Gaver dimenticato? «No, gli enti finanzieranno il paravalanghe»

«Dimenticati del Gaver? Assolutamente no». Lo dichiara l’assessore regionale Mauro Parolini, rispondendo così indirettamente agli operatori turistici allarmati alla notizia che Regione, Province di Trento e di Brescia, utilizzando il fondo dei Comuni confinanti, non avrebbero contemplato nessun investimento per garantire un accesso sicuro al Gaver.
«Quell’accordo - precisa l’assessore - è stato siglato da parte della Regione solo dopo aver avuto la rassicurazione che i Comuni di Breno e di Bagolino, la Comunità montana di Valle Sabbia e la Provincia di Brescia avrebbero reperito i fondi necessari per costruire un nuovo paravalanghe lungo la 669. Sto attendendo che si dia seguito a quelle indicazioni».
Il progetto c’è già, anche se è datato e potrebbe aver bisogno di qualche ritocco: si tratta di una galleria lunga poco più di cento metri capace di rendere nullo l’impatto delle slavine che scendono dal «Canal Rot». Costo un milione e 600mila euro.
Rimarrebbero poi ancora da sistemare i canaloni della «Grisa», dove però le slavine sarebbero più rare e prevedibili. I fondi ci sono già: «In accordo con Breno, su quel progetto abbiamo dirottato 30mila euro l’anno per i prossimi vent’anni, sono quanto deve il Bim a Breno per lo sfruttamento a fini idroelettrici della parte brenese dell’impluvio del Caffaro» conferma dalla Comunità montana il presidente Giovanmaria Flocchini. E l’altro milione? «Una parte sarà in capo la Provincia, il grosso lo metteremo noi di Bagolino - afferma il sindaco Gianluca Dagani - utilizzando quanto ci verrà trasferito ancora dal fondo Comuni di confine». Gli operatori turistici sono avvisati: ancora un inverno di passione, nella speranza che per quell’altro ci sarà un paravalanghe in più.
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