Due autovelox sulle Coste contro le «corse» dei motociclisti
Sindaci e Provincia, Prefettura e forze dell’ordine, tutti uniti per porre fine al pericoloso via vai di motociclette che ad alta velocità impegnano tornanti e curve lungo la 237 del Caffaro, in particolare nel tratto fra i omuni di Caino e di Odolo, attraversando i territori di Vallio Terme ed Agnosine. In questi giorni sono stati piazzati due autovelox: uno al chilometro 17, in prossimità dell’ingresso all’azienda agricola Bettina in territorio comunale di Caino; l’altro tremila metri più avanti in direzione di Odolo, ma in territorio di Vallio Terme.
È solo l’ultimo dei provvedimenti adottati; l’apparecchio sarà operativo entro una decina di giorni e potrà funzionare nel modo classico, rilevando la velocità istantanea, ma anche nella modalità «tutor». Il «portale» sarà in grado di rilevare e riconoscere i veicoli in transito per poi procedere ad eventuali ed ulteriori controlli. Il problema delle motociclette che sfrecciano su questo tratto di strada è noto da diverso tempo e i massicci interventi da parte di polizia e carabinieri, che certo non possono essere continuativi, erano riusciti a limitarne gli eccessi solo per brevi periodi.
A primavera dello scorso anno, dopo l’ennesimo grido d’allarme da parte del sindaco di Caino Cesare Sambrici, per affrontare il problema si è formato un «Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza», presieduto dal prefetto Attilio Visconti. «Non se ne poteva più. A parte i rischi per i motociclisti stessi che spesso cadono e a volte si scontrano fra di loro, quando in auto ti tocca superare un ciclista devi sperare che dalla parte opposta in quel momento non scenda una di queste moto velocissime e fuori controllo, perché sei quasi sicuro che ti vienga addosso» afferma Sambrici, che per limitare le velocità in centro abitato a Caino ha in programma di far piazzare dei dissuasori. Deterrente.
«Avevamo già a disposizione questi due autovelox - spiega Guido Galperti, il vicepresidente della Provincia che si sta occupando della faccenda -. Ora li stiamo piazzando lì e speriamo che la cosa funzioni da deterrente. L’idea non è certo quella di fare cassa, ma di limitare un fenomeno preoccupante».
A gestire le operazioni la Provinciale: «È stato commissionato uno studio alla facoltà bresciana di Ingegneria per capire quale potesse essere la velocità corretta per mantenere standard di sicurezza in quel tratto di strada - ci ha detto il comandante Claudio Porretti -. A parte il tratto alla sommità del Colle, dove già sono stati fissati i 50 chilometri orari, per il resto, da Caino fino a Odolo, non potranno essere superati i 70 chilometri orari». Se è vero che a richiedere maggiori controlli sono stati gli eccessi di velocità sulle due ruote, ovviamente i limiti varranno anche per le autovetture. Tutti avvisati.
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