Discarica sotto sequestro a Odolo, il sindaco: «Non ci costituiremo parte civile»
Prima le auto dei carabinieri forestali numerose in paese e attorno alla discarica di Vergomasco. Poi anche l’elicottero bianco e nero dell’Arma che ci ha girato sopra per più di mezz’ora. A Odolo tutti si sono subito accorti, nella tarda mattinata di ieri, che stava succedendo qualcosa. Qualche cosa di grave.
Poi sono girate le voci: «Hanno messo sotto sequestro la discarica, dicono che qualche cosa non va». E il paese si è tranquillizzato. Sì, tranquillizzato. Tutti infatti a Odolo, oramai, conoscono il problema delle scorie che non smettono mai di buttar fuori calce, imbiancando i torrenti che finiscono tutti nella Vrenda, che poi a Sabbio raggiunge il Chiese.
«Non sapevo nulla delle indagini in corso, del resto mi risulta che ci sia un segreto istruttorio, solo sono stato avvisato del sequestro imminente. E comunque mi sarei accorto che qualche cosa stava succedendo visto il viavai di pattuglie di carabinieri forestali» ha detto il sindaco, da poco eletto, Marino Zinelli. «Se ci costituiremo parte civile in caso di processo? Confidando nella buona fede della società Vergomasco che si sta occupando della nuova discarica penso proprio di no» ha aggiunto. Il sindaco insomma, come del resto anche gran parte dei suoi concittadini, è convinto che i problemi segnalati dai Forestali potranno essere risolti nel migliore dei modi.
Nel caso della discarica gestita dalla società Vergomasco, infatti, il danno attuale deriverebbe non tanto dagli accumuli più recenti - si parla di milioni di metri cubi di scorie d’acciaieria che vengono tenuti comunque sotto controllo - quanto da quelli ancora più numerosi, accumulati fin dagli anni Ottanta del secolo scorso, che ora riposano sotto al parco Rinascita. Riposano per modo dire: sarebbero loro, soprattutto quando piove molto, a rilasciare il percolato che la Vergomasco dovrebbe comunque intercettare.
In paese, lo confermano gli amministratori precedenti: sanno che esiste già un progetto della stessa società che, in cambio di un ampliamento della discarica attuale, con l’obiettivo di poterla utilizzare per qualche anno in più, prevede la realizzazione di quattro vasche di captazione. Invasi che avranno il compito di trattenere l’acqua di scolo quando le precipitazioni sulla vecchia discarica, che negli anni si è dimostrata troppo permeabile, sono importanti.
Queste vasche, nell’obiettivo dei progettisti, raccogliendo il percolato, daranno modo all’impianto di depurazione di funzionare al meglio. Vedremo.
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