Valsabbia

Depuratore del Garda, il fronte del «no» raccoglie le firme

Per il Comitato Gaia l’obiettivo è dare voce al Comune tuttora senza sindaco e giunta
Un tratto del Chiese nel territorio del Comune di Gavardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un tratto del Chiese nel territorio del Comune di Gavardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una raccolta firme contro l'ipotesi depuratore. L'iniziativa, proposta dal comitato ambientalista Gaia, è stata subito condivisa da due forze politiche locali, Gavardo Rinasce e Gavardo in Movimento, nonché dal Comitato ambiente e territorio di Desenzano. Altre adesioni sono attese a breve.

La raccolta di firme fa seguito all'assemblea pubblica che nelle scorse settimane era stata indetta in paese sempre da Gaia, con ampia partecipazione di cittadini. Unanime l'opposizione al ventilato progetto di realizzare il futuro depuratore del Garda sul territorio di Gavardo o su quello limitrofo di Muscoline, con scarico nel Chiese.

«Abbiamo tuttavia riflettuto sulla situazione peculiare in cui si trova oggi il nostro Comune - spiega Filippo Grumi, portavoce del comitato. - Il fatto di essere commissariato, e quindi privo, ancora per mesi, di una guida politica, determina a nostro avviso un'incertezza nella rappresentatività all'interno dell'annunciato tavolo tecnico promosso dalla Regione sull'argomento. Le firme dei cittadini potranno allora fornire un prezioso sostegno alle ragioni del no».

La raccolta firme si svolgerà sia porta a porta che attraverso gazebo, con tempi e modi che verranno definiti nei prossimi giorni. I cittadini saranno chiamati a esprimere la loro contrarietà «all'utilizzo del Chiese e del Naviglio Grande Bresciano come recettori dei reflui fognari del Garda, alla realizzazione del depuratore a Gavardo o a Muscoline, nonché all'ampliamento del già previsto depuratore sovraccomunale gavardese». 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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