Della morte di Raffaele a St. Moritz se ne occuperà la Farnesina
La Farnesina si occuperà della morte di Raffaele Tirali. Lo farà su mandato del premier Renzi. E' scritto nero su bianco, in una lettera inviata alla madre del 23enne avvenuta il Svizzera il 31 marzo di un anno fa.
Il presidente del Consiglio ha infatti risposto ad una lettera inviatagli da Anna Verdelli, la mamma del giovane originario di Vestone, rimasto schiacciato da un grosso frigorifero nel montacarichi dello Chesa Chantarella, il ristorante di St Moritz in cui lavorava come «chef de rang».
Poche righe con le quali il premier promette di occuparsi della vicenda, esprime vicinanza e solidarietà alla famiglia e la informa di aver incaricato gli uffici del Ministero degli Affari Esteri «di approfondire la questione».
Un filo di speranza in più per i familiari che a novembre hanno ricevuto dalla Procura svizzera la notifica del «decreto di abbandono», che nella legislazione elvetica equivale ad una decisione finale assolutoria, senza responsabilità né colpevoli.
Un epilogo inaccettabile per i genitori di Raffaele che da mesi si battono perché venga riaperto il caso. La speranza della famiglia è che la magistratura svizzera disponga la riapertura del procedimento e lo faccia sulla base di due nuove testimonianze raccolte in Italia e sottoposte all'attenzione dei pubblici ministeri elvetici.
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