Defibrillatori: diciotto comuni sono più «ricchi»
Diciotto defibrillatori per altrettanti Comuni valsabbini. Sono quelli consegnati agli amministratori riuniti in assemblea nella sede di Nozza della Comunità montana, che li ha recentemente acquistati. Dispositivi di sicurezza che vanno a sommarsi a quelli già presenti nelle diverse realtà comunali e ai cinque distribuiti nelle scorse settimane dopo averli ottenuti in comodato direttamente da Areu.
Quei primi cinque erano anche dotati di armadietto perché venissero posizionati all’esterno ed essere così facilmente utilizzabili da chi è addestrato a farlo, cioè una porzione sempre più ampia di popolazione. Oltre che aver contribuito alla diffusione del dispositivo salvavita, conosciuto ormai non solo in ambito sanitario con l’acronimo DAE (defibrillatore automatico esterno), la Comunità montana ha infatti stipulato accordi di collaborazione con le associazioni di volontari del soccorso, quelle che hanno in organico personale infermieristico in grado di insegnarne idoneo utilizzo.
Comuni sempre più sicuri dunque, almeno dal rischio di arresto cardiaco, evento che può essere risolto solo con tempi di intervento particolarmente ristretti. I primi cinque Comuni ad essere stati dotati di defibrillatore distribuito dalla Comunità montana sono stati Barghe, Idro, Mura, Pertica Alta e Pertica Bassa. Ieri sono stati consegnati ad Agnosine, Anfo, Bagolino, Bione, Capovalle, Gavardo, Lavenone, Odolo, Preseglie, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Serle, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Vestone, Villanuova e Vobarno. Rimangono al momento esclusi solo Casto e Paitone, ai quali i Dae verranno consegnati a gennaio.
Gli uffici della Comunità montana si sono preoccupati anche di censire la presenza dei dispositivi «pubblici» presenti nei vari Comuni: una presenza che ora si è fatta particolarmente significativa. Ai sindaci dei Comuni valsabbini, ovviamente, è stato chiesto di fare in modo che i Dae possano essere utilizzati dal maggior numero possibile di persone: avrebbe poco senso, altrimenti, l’impiego di risorse pubbliche per il loro acquisto
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