Valsabbia

«Così addestro i falchi a scacciare le specie nocive»

Giovanni Patti di Gavardo ha trasformato l’amore per la falconeria in un mestiere che unisce una pratica antica alle tecniche di controllo
Giovanni Patti con uno dei suoi rapaci - Foto © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Patti con uno dei suoi rapaci - Foto © www.giornaledibrescia.it
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È lui l’uomo che sussurra ai falchi. Giovanni Patti ha trasformato la passione della sua vita in una professione affascinante, che unisce una pratica antichissima alle più moderne e innovative tecniche di controllo ambientale.

Patti è bresciano d’adozione ma siciliano di nascita. E, guarda caso, è proprio dalla Sicilia che ha origine la tradizione occidentale della falconeria, nata in Oriente ma introdotta qui e trasformata nella nobile «ars venandi cum avibus» attorno alla metà del Duecento dall’imperatore Federico II. Patti ha da qualche tempo aperto il suo centro di addestramento falchi a Sopraponte di Gavardo. «Un addestramento finalizzato al bird control, ovvero al controllo dei volatili nocivi - spiega -.

Questa pratica sfrutta l’istintiva paura che molte specie di uccelli nutrono nei confronti dei rapaci. Certo, esistono altri metodi, quali l’installazione di sagome o di striscioni colorati, o, ancora, l’impiego di allarmi e ultrasuoni. Si tratta però di sistemi poco efficaci, a causa dell’assuefazione che gli uccelli infestanti sviluppano verso tali tecniche». Il bird control, invece, funziona davvero.

«Gli ambiti di applicazione sono numerosi - ricorda Giovanni Patti -. Si va dai capannoni ai campi coltivati, agli aeroporti, ma anche ai centri storici cittadini. Qui i rapaci vengono liberati e, volando sulle zone da bonificare, portano gli uccelli nocivi a trasferirsi altrove. Tutto - precisa - nel rispetto delle popolazioni selvatiche e con un basso impatto ambientale, riproducendo ciò che avviene in natura».

I tempi di risoluzione del problema possono variare a seconda delle situazioni, ma dati scientifici attribuiscono alla tecnica del bird control una percentuale di successo superiore all’80%. Particolare attenzione viene riservata, nel centro gavardese, al benessere dei falchi. Un volo regolare in libertà garantisce loro una perfetta forma fisica, e costanti controlli veterinari ne certificano la salute. «Senza contare - conclude Patti - che l’esperienza maturata da me e dal mio staff assicura una totale empatia tra rapaci e uomo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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