Valsabbia

Cortili aperti per la Giornata delle dimore storiche: tanti visitatori per le 7 meraviglie

Sono state molte le persone che hanno visitato sette residenze private del centro storico di Brescia
Il cortile di Palazzo Guaineri in via Moretto - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il cortile di Palazzo Guaineri in via Moretto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Cortili antichi che tornano alla luce per mostrarsi a un pubblico che, spesso, ne ignorava l’esistenza dietro le facciate dei palazzi nobiliari. La XIII edizione della «Giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane», approdata per la prima volta in città per l’anno di Capitale italiana della cultura 2023, ha riservato non poche sorprese ai bresciani che questa domenica hanno varcato le soglie di sette residenze private del centro per ammirarne i pregevoli interni.

L’iniziativa, «Cortili Aperti Bergamo Brescia 2023», si è svolta in contemporanea anche nel capoluogo orobico e ha richiamato numerosi visitatori. Palazzo Tosio, Palazzo Fenaroli, Palazzo Soncini, Palazzo Guaineri, Palazzo Gaifami (sede della Croce Bianca bresciana), Palazzo Facchi e Palazzo Bettoni Cazzago hanno offerto i propri interni agli sguardi dei bresciani a passeggio per il centro, che nei cortili di queste ultime quattro dimore hanno potuto anche visitare l’esposizione di opere di artiste emergenti curata dal collettivo culturale Cuspide.

«Quello di un evento all’interno di dimore storiche è sempre stato un nostro sogno ed è per questo che abbiamo contattato l’Adsi lombardo per proporle il nostro progetto», spiegano da Cuspide nel talk con le artiste tenutosi nel pomeriggio a palazzo Gaifami. «I temi attorno a cui ruotano tutte le opere sono due, la cura degli spazi e la loro risignificazione, particolarmente importanti nel caso di una giornata come quella di oggi, con l’apertura al pubblico di ambienti privati».

L’interesse dei bresciani per i tesori nascosti del patrimonio cittadino è stato confermato anche dalle adesioni alle visite guidate ai palazzi e dalle numerose prenotazioni per la mostra «Luigi Basiletti e l’antico» ospitata a Palazzo Tosio. Dall’Adsi un giudizio positivo sull’iniziativa: «Era la prima volta a Brescia, e la risposta della città è stata buona. L’anno da capitale della cultura ha dato uno stimolo, così come il lavoro di Cuspide. Per i prossimi anni sarebbe bello pensare al contributo di una diversa associazione per ogni cortile aperto» dice Maria Teresa Agostini Venerosi della Seta, presente nei cortili tra i volontari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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