Valsabbia

Come funziona il crowdfunding per i rospi di Cariadeghe

Sulla piattaforma Eppela ogni donazione ha un’adeguata ricompensa
Il salvataggio. Un rospo salvato alla pozza del Medér
Il salvataggio. Un rospo salvato alla pozza del Medér
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Una campagna di crowdfunding per salvare i rospi di Cariadeghe: è l’iniziativa è promossa dal Comune di Serle e dal Gruppo di azione locale GardaValsabbia 2020.

Il progetto, disponibile sulla piattaforma www.eppela.com, è stato curato dal Gal a sostegno degli interventi di bonifica della pozza del Medér, inquinata nelle scorse settimane da ignoti che vi avevano sversato olio minerale, mettendo a rischio la numerosa colonia di anfibi che popola lo specchio d’acqua.

Se il tempestivo intervento dei carabinieri della Forestale, delle guardie ecologiche e di tantissimi volontari aveva consentito di scongiurare una strage, si era però reso necessario bonificare le aree, attivando nel contempo una pozza d’emergenza e ripristinandone un’ulteriore, quella dei Ruchì.

Ed è proprio per finanziare queste operazioni che si è deciso di avviare la campagna di crowdfunding, illustrata nel corso di un’assemblea pubblica indetta dal Comune. È possibile contribuire in forme diverse, a seconda delle tasche di ciascuno Si parte da 10 euro, un’offerta che darà diritto a ricevere il report del progetto nonché all’inserimento del proprio nominativo nell’elenco dei «benemeriti».

Donando 20 euro, si riceverà in aggiunta la documentazione didattico-divulgativa sull’altopiano di Cariadeghe. Con 50 euro si sarà anche destinatari dell’invito personalizzato a partecipare alla prossima edizione dell’iniziativa «Una notte da rospi». Infine, sono previste donazioni di 100 euro, che daranno l’opportunità di effettuare una visita guidata per due alla riserva, e di 200 euro e più: in questo caso la visita sarà accompagnata da un pernottamento in una struttura del territorio.

Ulteriori informazioni sulla pagina Facebook del Gal e sul sito www.galgardavalsabbia2020.it. Intanto, ieri pomeriggio sono stati rilasciati nelle nuove pozze realizzate durante l’emergenza diecimila girini, provenienti da alcune ovature raccolte al Medér dopo l’inquinamento. Le uova erano state affidate alle cure degli esperti dell’Acquario civico di Milano. A schiusa felicemente avvenuta, la riconsegna e il rilascio negli stagni di Cariadeghe. Un altro segno di speranza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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