Chiara e Laura, gemelle da 110 e lode con il pallino per la matematica
Chissà se avranno mai letto «La solitudine dei numeri primi» e quel passaggio dove lo scrittore Paolo Giordano spiega come esistano dei numeri primi che sono ancora più speciali perché accoppiati tra di loro, vicinissimi ma separati: perché Chiara e Laura Venturini, gemelle classe 1998 di Bione, hanno indossato insieme la corona d’alloro dopo aver discusso entrambe le tesi per la laurea magistrale proprio in Matematica, conseguendo brillantemente anche la lode.
Le due neodottoresse hanno condiviso il percorso scolastico dalle elementari fino a ora: il liceo scientifico al Perlasca di Idro e poi la decisione di frequentare il corso triennale della facoltà di Matematica dell’Università Cattolica di Brescia e di portarlo a compimento sempre insieme. La passione per la matematica è nata per loro fin da piccole, quando si divertivano risolvere rompicapi. La scelta è venuta quasi naturale. Durante il cammino, è stato per loro anche facile spalleggiarsi e supportarsi: la preparazione degli esami insieme, il confronto sulle materie comuni. «Quando il supporto viene da una persona che ha le tue stesse difficoltà è tutto più facile - dicono Laura e Chiara, a poche ore dal conseguimento del diploma -. Ancora più facile quando questa persona è in casa con te 24 ore su 24. Per noi è stato un bell’aiuto».
Nel giorno della laurea si sono distinte solo per le materie scelte e il colore della rilegatura dei loro elaborati: Chiara, in rosso, ha discusso una tesi di econometria dal titolo «L’approccio risk parity nella costruzione di un portafoglio», dove ha spiegato come e perché questa strategia sia stata sviluppata, confrontandola poi con altri modelli di investimento e distribuzione dei fondi utilizzati dal risparmiatore per la costituzione del proprio portafoglio. Laura, in blu, si è invece lanciata con una tesi di geometria e topologia differenziale dal titolo «Il teorema di De Rham: una panoramica», approfondendo uno strumento fondamentale per la scienza che studia il paesaggio dal punto di vista morfologico attraverso l’applicazione di diversi principi e teorie matematiche.
Incontenibile la gioia di mamma Virginia e papà Graziano: «Siamo felicissimi» dice lui, conosciuto non solo a Bione ma in tutta la valle anche perché vicesindaco del piccolo centro della Conca d’Oro. Ora per entrambe si aprirà il mondo del lavoro: Laura ambisce a diventare insegnante, orientata a trasmettere agli altri quanto appreso negli anni di studi; mentre Chiara dalla settimana prossima inizierà a lavorare in un istituto bancario. I loro percorsi solo ora si dividono, lungo la strada comune di queste gemelle da 110 e lode.
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