Calchera e trincee: grazie agli Alpini si recupera la storia
È nota la dedizione al recupero della memoria storica dei luoghi da parte del gruppo delle Penne nere di Capovalle. Quest’anno, in occasione della consueta giornata ecologica, svoltasi alla fine di aprile, gli alpini hanno voluto dedicarsi al recupero di due luoghi simbolo del paese: la calchera di Rio Secco ed un nuovo tratto delle trincee sul Monte Stino.
Trentasei i partecipanti all’iniziativa, divisi sui due cantieri di lavoro: oltre agli alpini di Capovalle, sono intervenuti anche alcuni volontari della Protezione civile della sezione Ana Monte Suello di Salò, coordinati dai volontari del Museo reperti bellici di Capovalle. L’antica calchera, posta nelle vicinanze del Santuario di Rio Secco tanto caro alla devozione locale, utilizzata dai «miti carbonai» per la costruzione del tempio mariano, è stata ripulita dalla vegetazione circostante e messa in sicurezza con il rifacimento della staccionata posta alla sua sommità a protezione dei visitatori.
Sono stati poi ripuliti il percorso delle trincee della Prima guerra mondiale sul Monte Stino ed il punto panoramico vicino alle due gallerie. Gli alpini tornati «in trincea» hanno anche ricostruito tre postazioni d’artiglieria, portando sulla sommità alcune centinaia di sacchi di sabbia che hanno reso l’installazione ancora più suggestiva. Sempre sullo Stino sono stati collocati nuovi cartelli illustrativi dei cimeli presenti in zona.
L’invito e il grazie. «Invitiamo tutti a visitare questi bellissimi luoghi del territorio capovallese teatro di eventi bellici di rilievo nazionale - è l’esortazione del capogruppo delle Penne nere, Enrico Rizzi -. Non può esserci maggior gratificazione per il nostro lavoro che l’apprezzamento e la fruizione da parte delle persone: più sono meglio è. Oltre che a tutti i volontari intervenuti - aggiunge Rizzi - un ringraziamento particolare è d’obbligo nei confronti dell’Amministrazione comunale, che ha messo a nostra disposizione il legname per la staccionata a Rio Secco ed i mezzi comunali per la pulizia del sito».
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