Valsabbia

Artisti all'opera per la Via Crucis delle Calchere

Oggi l'inaugurazione della Via Crucis realizzata grazie alla sinergia tra Comune e privati
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L’idea è stata del sindaco, l’hanno sostenuta in gran parte i privati e a realizzarla ci hanno pensato una squadra di volontari da una parte, e di quotati artisti dall’altra. Con questi ultimi che sono stati coinvolti dall’associazione culturale ArteA. 

Per dirla con le parole del primo cittadino di Agnosine, Giorgio Bontempi, «abbiamo dimostrato che unendo gli intenti, anche in tempi di profonde difficoltà finanziarie come questi qualche cosa di bello lo si può realizzare». E l’esempio calza a pennello per la Via Crucis che verrà inaugurata e benedetta oggi alle 16 ad Agnosine: quindici stazioni (l’ultima rappresenta la resurrezione), dislocate lungo i 936 metri di strada comunale che portano alla chiesetta che Agnosine dedica alla Madonna di Calchere, dove riposa la Madonna Bambina che proprio oggi, come accade ogni dieci anni, verrà prelevata e portata in processione fino in paese. Seguiranno otto giorni di devozione, scanditi da altrettante processioni.

Quindici stazioni, dicevamo: ciascuna composta da un’emisfera di cemento nella quale è stata inserita un’opera d’arte realizzata da un artista diverso. Ieri un primo «assaggio», alla presenza del sindaco Bontempi, del parroco insediato da una sola settimana, don Pietro Chiappa, e di alcuni artisti fra quelli che gratuitamente hanno partecipato all’iniziativa. All’inizio della via la prima stazione, con la «condanna a morte» scolpita nel legno, che è il materiale prediletto di Bortolo Zanaglio, l’artista locale che l’ha realizzata, che è anche presidente di ArteA. Poi la pietra, il legno, il ferro, le opere pittoriche e persino il vetroresina, utilizzati nelle loro installazioni da Lino Sanzeni, Marco Gasperi, Carla Montini, Pierluigi Cattaneo, Alejandra Acuna, Stefano Scaroni, William Vezzoli, Silvana Conde, Carlo Ricchini, Angelo Stuto, Alessandro Primerano e William Fantini. L’itinerario che porta fino al santuario verrà inserito presto fra le «Vie del Sacro» e contribuirà a valorizzare una località immersa nella natura, come Calchere, che è sempre stata nel cuore degli abitanti di Agnosine.

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