Anfo sotto la neve, a liberare le vie ci pensano i profughi
Risveglio sotto la neve per gli abitanti di Anfo, così come successo per molti bresciani sparsi per la provincia. Ma, quel che non sarà accaduto da altre parti, è che i profughi - al centro della "bufera" mediatica già da un po' - si sono offerti volontari per liberare le strade del paese.
Con loro il vice sindaco Oscar Zanardi che, insieme alla Amministrazione, ha salutato con favore questa iniziativa che ha portato beneficio a tutto il paese. Non è mancato anche tra i residenti chi, sorpreso dal vedere i profughi all'opera con pale e badili, ha offerto loro una piccola mancia.
Le prove di integrazione a Anfo continuano dopo il panettone e vin brulè condiviso a Natale con quei profughi intervenuti alla messa. Il sindaco Umberto Bondoni è però ancora in attesa di capire come verrà gestita la questione numeri al Tre Casali. I profughi sono infatti tuttora 47, ossia ben oltre il 10% della popolazione residente, soglia indicata dal prefetto come tetto massimo.
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