Al lago d'Idro 33 milioni di euro per le nuove opere di regolazione
Più di 33 milioni per il lago d’Idro, destinati alla realizzazione delle nuove opere di regolazione. È quanto ha stabilito la cabina di regia sulla crisi idrica, presieduta ieri dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Una decisione particolarmente apprezzata in Regione Lombardia: «Azioni mirate ed interventi concreti come questo sono la strada giusta per cercare di fronteggiare le criticità connesse al tema della siccità» è stato il commento del presidente Attilio Fontana. Come ha spiegato in una nota Massimo Sertori, assessore regionale con delega all’utilizzo della risorsa idrica: «Si tratta del rifacimento delle opere di regolazione che ripristineranno le condizioni di sicurezza sia dei territori rivieraschi, sia della Valle Sabbia, e consentiranno una gestione ottimale delle risorse trattenute nel lago d’Idro». «Questi fondi – ha aggiunto l’assessore Sertori - vanno ad aggiungersi alle risorse già messe a disposizione da Stato e Regione a copertura dell’intero intervento. Un intervento che avrà benefici per l’irrigazione dei territori bresciani».
La novità è stata apprezzata da Confagricoltura, con il presidente bresciano Giovanni Garbelli che ha auspicato anche lo sblocco dell’iter burocratico che ritarda l’avvio dei cantieri da quindici anni. Così anche da Coldiretti: «Un’opera attesa da decenni che permetterà di mettere in sicurezza il lago d’Idro ed avere la giusta quantità di acqua a disposizione per irrigare» ha affermato il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli.
Inizialmente affidato ad Itinera, che si era aggiudicata l’appalto nel 2015, il progetto di rifacimento delle opere di regolazione del lago, con una nuova galleria e nuove paratoie non essendo più idonee quelle vecchie a sostenere i carichi richiesti, era poi stato cassato.
Il compito di realizzarne uno nuovo è stato poi affidato ad Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) che lo scorso anno a marzo aveva fissato un cronoprogramma di due anni. Il progetto dovrebbe essere già pronto e si dovrebbe ora passare all’affidamento dei lavori. Quest’ultimo finanziamento ministeriale potrebbe essere il segnale che questa volta siamo vicini al «dunque».
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