A Bagolino i Balarì tornano in libera uscita
«Solo dieci giorni fa nessuno avrebbe potuto ipotizzare che ci sarebbe stata la possibilità, quest’anno, finalmente, di tornare a festeggiare il nostro Carnevale. Ora in Questura ci dicono che lo possiamo fare, ma solo predisponendo un piano che risponda ai protocolli antiterrorismo, come i fatti di Torino hanno imposto per le manifestazioni di grande richiamo come la nostre. Si tratta di chiudere strade, gestire parcheggi lontani e bus navetta, presidiare e monitorare i varchi controllando chi entra e chi esce, predisporre eventuali evacuazioni. Mi spiegate come tutto questo possa essere gestito con due o tre giorni di tempo a disposizione?»
Il Carnevale di Bagolino, insomma, mai come quest’anno tornerà ad essere una manifestazione spontanea e senza regole particolari, dopo anni di tentativi perché la festa potesse tornare ad essere quella di un tempo: goliardica da una parte, coi licenziosi Màscher, elegante e sfarzosa dall’altra coi Balarì. E non un tempo in cui tutto è concesso, ostaggio di orde di giovinastri di ogni età in cerca solo dello sballo totale.
Le misure
«Il nostro Carnevale è malato, va gestito meglio e non vogliamo sottrarci alle nostre responsabilità di amministratori, ne riparleremo però il prossimo anno, Covid permettendo» conclude Marca. Nessuna ordinanza restrittiva da parte dell’Amministrazione, dunque, perché sarebbe impossibile da gestire. Questo però non significa che nei prossimi giorni a Bagolino tutti potranno permettersi di tutto, anzi: ancora di più le forze di polizia saranno presenti per far rispettare la normativa in vigore, per le strade come nei locali pubblici.
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