Valcamonica

Vezza d'Oglio, la carica dei 3.500 caspolatori

Successo di pubblico alla dodicesima edizione della gara. All'evento anche atleti di Milano e Mantova. Vince un trentino a -9°C.
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La luna non era così chiara come ci si aspettava, velata da un sottile strato di nuvole.
A essere ben chiara, sabato sera, era però la voglia di 3.500 caspolatori di muovere le gambe e diventare protagonisti del più grande evento sulle racchette da neve della zona, la Caspolada al chiaro di luna di Vezza d'Oglio.
Il tutto, nonostante le temperature bassissime registrate in alta Valle, con un meno nove gradi sotto zero. Successo quindi anche per la dodicesima edizione della Caspolada, tutto è andato come doveva.
Ad assieparsi in piazza IV Luglio alle 19 per la partenza sono state, come detto, 3.500 paia di caspe, la stragrande maggioranza - a sentire la parlata - si direbbe non valligiana. C'erano milanesi, bresciani, bergamaschi, cremonesi, mantovani, brianzoli e pure due outsider che dalle Ramblas di Barcellona sono volati su Vezza per partecipare all'evento. Il gruppo più numeroso, ben cinquantanove persone, è stato il Gap Nese, seguito dal circolo sportivo Esenta di Lonato, con cinquantasei e dal Collebeato, con quarantasette persone e altrettanti palloncini colorati al seguito. Abbiamo detto 3.500 caspolatori, cui vanno aggiunti cinquantacinque atleti della competitiva, che hanno corso per tutti gli otto chilometri del tracciato, facendo segnare tempi bassissimi.
La gara è stata vinta da Antonio Molinari di Trento, che ha fatto fermare il cronometro a 37 minuti e 40 secondi, seguito da Davide Milesi di Bergamo, con 37.50, e da Ivan Bressanelli di Sellero con 39.40.
Prima tra le donne è stata la veterana Mirella Bergamo di Trento, che dopo tre secondi posti nelle ultime tre edizioni della manifestazione finalmente è riuscita a salire sul gradino più alto del podio, arrivando al traguardo in 46 primi e 29 secondi.
Dietro di lei Lara Bonora, sempre di Trento, con 49 minuti e 18 secondi e Giovanna Confortola di Livigno (51.19).

Una bella serata di sport e amicizia, quindi, in una Vezza d'Oglio ricoperta di neve e sprizzante di musica in ogni angolo. A intrattenere i caspolatori, sia allo start che all'arrivo, c'erano le gemelle Silvia e Laura Squizzato, madrine dell'evento. Hanno faticato non poco, sul principio, a contenere la voglia dei partecipanti di avviarsi verso il Centro Eventi Adamello, luogo deputato a indossare le caspe e, guidati dalle fiaccole, iniziare il percorso. Due le alternative, da sette o dieci chilometri, con i tre graditissimi ristori a Case di Vallaro, a Gavero di Vione e all'area picnic Paghera. Soddisfatto Diego Occhi, responsabile dell'organizzazione, che ha ringraziato gli oltre 350 volontari e la poderosa macchina della sicurezza, che ha funzionato alla perfezione. Ora, si pensa già all'edizione numero 13, che potrebbe riservare sorprese.

Giuliana Mossoni

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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