«Variante» di Edolo: i sindaci contrari alla modifica del bypass
Quando sembrava che, dopo decenni, la variante di Edolo alla statale 42 avesse imboccato la strada giusta, nei primi giorni del 2022 e stata scoperta una «sorpresina». Il commissario straordinario del Governo, Eutimio Mucilli, ha depositato a metà dicembre l’istanza per la Valutazione d’impatto ambientale (Via) comprensiva del progetto definitivo, e, in risposta, il ministero della Transizione ecologica ha fatto sapere di aver pubblicato la documentazione.
I sindaci di Edolo e Sonico hanno così potuto visionare il progetto definitivo e si sono accorti di un cambiamento alquanto significativo, di cui erano all’oscuro. In particolare l’ingresso a sud del nuovo tratto di statale, quello che condurrà all’imbocco della galleria bypass del centro di Edolo, non è più sul territorio edolese (esattamente sulla rotonda all’ingresso del paese), bensì è stato traslato più a sud, in territorio di Sonico, sempre con un ingresso in rotatoria.
«Il progetto ci è apparso profondamente diverso rispetto al preliminare approvato in conferenza dei servizi - dichiarano Luca Masneri, sindaco di Edolo, e Gian Battista Pasquini collega di Sonico -. Nell’assoluta consapevolezza della necessità dell’opera, ancor più evidenziata dai flussi di traffico che hanno provocato tanti disagi negli scorsi giorni, evidenziamo che il progetto presenta margini di miglioramento e che proporremo modifiche nella nuova conferenza dei servizi. Alcune scelte progettuali non sono conformi agli indirizzi strategici e alle priorità delle due comunità».
Le modifiche sono mirate a ridurre l’impatto ambientale e sulla rete dei trasporti secondaria (fondamentale in caso di chiusura della 42), sulle strutture comunali esistenti e sotto il profilo socio-economico per le attività che intersecano il progetto.
Masneri e Pasquini incontreranno a breve il commissario per anticipare e condividere le variazioni. «L’infrastruttura è un’opportunità di sviluppo per tutta la Valle - concludono -, auspichiamo il supporto istituzionale ed eventualmente economico degli enti sovracomunali. Benefici e oneri devono essere equamente ripartiti su tutta la Valle».
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