Valcamonica

Valcamonica: una ciclovia tra alpeggi, malghe e rifugi

La nuova scommessa turistico-sportiva in quota sarà studiata dall’Università di Bolzano
Un appassionato di mountain bike in quota - © www.giornaledibrescia.it
Un appassionato di mountain bike in quota - © www.giornaledibrescia.it
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La Ciclovia del cielo, per pedalare a due spanne dall’azzurro, ma con i piedi sulle montagne. Si chiama così la nuova scommessa turistica e sportiva della Valcamonica, che l’Università di Bolzano sta per iniziare a studiare. Si tratta di un percorso lunghissimo tutto in quota, da sud a nord della Valle, con sbracci a nord verso la Valtellina da una parte e verso il Trentino dall’altra e con la possibilità di creare anche due piedi a sud, verso il Sebino e poi oltre, fino al lago di Garda, oppure verso la Bergamasca. Non solo, l’ambizione sarebbe di collegarla con le grandi strade ciclabili d’Europa, in particolare con la Milano-Monaco e la Venezia-Trentino-Monaco, con il territorio camuno che si trova proprio nel mezzo.

La Comunità montana sta chiudendo un accordo con la società di ricerca dell’ateneo bolzanese, specializzato nella creazione di questi percorsi: non si tratterà di realizzare nulla, ma «semplicemente» di collegare e mettere in rete le centinaia di sentieri già presenti sulle vette camune. Sarà poi necessario dotare la Ciclovia del cielo delle infrastrutture di cui ormai più nessuno oggi può fare a meno, a partire dalle colonnine di ricarica delle e-bike per finire con i tracciati gps e con le informazioni via app, oltre a un sistema informativo sulla ricettività della zona e le bellezze da visitare, creando così dei pacchetti turistici ad hoc.

Oltre i 2.000 metri. La Ciclovia dell’Oglio, dichiarata la strada verde più bella d’Italia, si prepara quindi ad avere una gemella oltre i duemila metri, con il tracciato che attraversa alpeggi, malghe e rifugi. Per il momento il progetto è tenuto ancora sotto traccia, anche se in alcuni incontri se n’è già parlato, soprattutto per l’enorme potenzialità, visto il boom delle e-bike. Un’opportunità che gli amministratori della Comunità montana non si vogliono lasciar sfuggire.

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