Valcamonica: scatta l'allarme delle dipendenze da gioco
Il banco vince. Sempre. E, al tavolo "schizofrenico" delle scommesse, delle lotterie istantanee, dei giochi a base sportiva e ippica o delle slot machine, la giocata occasionale lascia spazio, sempre più spesso, ad una vera (e pericolosa) ossessione.
Il Servizio dipendenze dell'Asl di Vallecamonica-Sebino che opera anche nell'alto Sebino bresciano e bergamasco lancia l'allarme: negli ultimi due anni, gli utenti che hanno bussato allo sportello "nuove dipendenze" di via Cercovi sono più che raddoppiati. Erano nove ad inizio 2009, tredici l'anno successivo e venti nella lista aggiornata a luglio 2011.
"Siamo abbastanza in linea con i dati delle statistiche nazionali, ma preoccupa la crescita esponenziale che abbiamo registrato nell'arco di pochi mesi", spiega la dottoressa Simona Tosini, referente delle "New addictions" del dipartimento dell'Asl.
Ad oggi, su venti utenti in terapia, quattordici sono uomini e sei donne: tutti con un lavoro o un reddito più o meno fisso, di età variabile tra i 45 e i 60 anni e, nell'80% dei casi, sposati o conviventi. È in crescita la percentuale delle casalinghe che giocano: in un caso, una donna è arrivata a dilapidare l'intera liquidazione in meno di un anno. In un altro, un giovane trentenne si è rivolto al Ser.D. dopo aver contratto oltre 20mila euro di debiti per rincorrere il sogno dell'"hold" della slot machine.
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