Valcamonica in lacrime per la scomparsa di Giacomo Botticchio
Abituato a combattere, a stringere i denti, ad affrontare i pericoli, questa volta Giacomo Botticchio, capo distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Breno da un ventennio, ha dovuto posare l’elmetto. Dopo una malattia durata alcuni anni è mancato nella notte al Civile di Brescia, dov’era ricoverato. Una notizia tristissima, che si è abbattuta su Breno: in tanti sapevano, ma la speranza era che ce la potesse fare anche stavolta.
Cinquantaquattro anni, era conosciutissimo in Valcamonica proprio per il suo lungo impegno nel volontariato, che lo aveva portato a vestire la divisa già giovanissimo, per seguire le orme di papà Stefano, capo distaccamento di lungo corso dei pompieri di Breno. Posato, gentile, un uomo sul quale tutti potevano contare. La salma è stata accolta nella caserma di via Santa Barbara, che lui stesso, insieme al collega Sandro Farisoglio, aveva voluto e inaugurato nel 2016, dove rimarrà fino a mercoledì, giorno dei funerali nel duomo di Breno: le esequie sono fissate alle ore 10.
Botticchio lavorava alle Forge Morandini di Cividate ed era un grande appassionato di montagna. Lascia la moglie Cristina Sedani e i tre figli, oltre ai genitori e alle due sorelle. Nel distaccamento dei pompieri che ha a lungo guidato e che sorge in via Santa Barbara è stata allestita la camera ardente, dove già in queste ore molti hanno voluto rendergli omaggio.
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